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Emergenza abitativa

Questa iniziativa nasce dal desiderio da parte degli Ambiti di intervenire per risolvere il crescente problema rivolto all’inserimento delle persone cosiddette non bancabili all’interno del libero mercato immobiliare. Queste persone spesso riscontrano difficoltà a trovare un alloggio perché prive di garanzie.

Lo scopo di questo progetto è quello di mettere in contatto proprietari di immobili con dei potenziali inquilini che si trovano in momentanea difficoltà economica e creare una relazione di fiducia e responsabilità reciproca tra locatore e locatario: in questo modo le persone vulnerabili hanno accesso ad un regolare contratto d’affitto e a loro volta si impegnano a pagarlo con regolarità in un circolo virtuoso che genera benessere per l’intera comunità.

Nuovi Vicini si adopera per seguire entrambe le parti coinvolte in questo percorso e monitorare con costanza l’avanzamento e la sostenibilità della relazione, mentre Fondazione Well Fare interviene in caso di insoluto da parte degli inquilini, facendo da garante attraverso un Fondo di Garanzia. Una volta instaurato un rapporto di fiducia tra le parti la garanzia della Fondazione può essere sospesa.

Attualmente questo progetto ha permesso l’inserimento nel libero mercato immobiliare di 7 nuclei familiari considerati non bancabili, ognuno dei quali paga regolarmente l’affitto ed ha tenuto fede al proprio impegno economico. Ciò dimostra come persone e famiglie a carico dei servizi sociali e della comunità possano in realtà sostenersi autonomamente se gliene viene offerta la possibilità.

Requisiti e modalità

Per accedervi è necessario essere residenti nel Comune di Azzano Decimo, avere lo Spid ed essere iscritti al Libretto Famiglia. Lo Spid è l’identità digitale per accedere ai servizi della Pubblica amministrazione, mentre il Libretto Famiglia è un servizio dell’INPS che permette di pagare regolarmente chi svolge lavori occasionali.

Il nostro operatore di progetto Riccardo vi aiuterà nell’attivazione di tali strumenti ed alla registrazione al progetto Api Operaie.

Verifica con attenzione le modalità nella sezione che ti corrisponde:

 

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Se anche tu possiedi un immobile che vuoi mettere a disposizione del progetto attraverso una locazione a canone contenuto, contattaci su

329 6853205
via Roma 1, 33333 Città
segreteria@fondazionewf.pordenone.it






    FAQ

    La persona che offre un servizio può lavorare presso il proprio nucleo familiare/ ex nucleo familiare?

    No, l’obiettivo del progetto è quello di arricchire le reti fra persone che non sono conoscenti fra di loro. È possibile fare questo progetto con i componenti della parentela (nipoti, cugini, zii), ma non con componenti del nucleo familiare.

    Che cosa fare se la relazione non funziona? Se il lavoratore non compie il lavoro per cui è stato contattato?

    Contattate Riccardo per capire come risolvere il problema e pensare, eventualmente, a una sostituzione della persona con un’altra.

    Due persone che si conoscono (una che offre e l’altra che cerca quel servizio), possono mettersi in contatto con Riccardo e essere abbinate al fine del progetto?

    Certamente, l’obiettivo è di rinforzare le reti delle persone, se esiste già una relazione questo progetto è un’opportunità per investire sul legame fra queste persone.

    Ho fatto domanda per un servizio in particolare (es. ricerco una babysitter), è possibile fare un’ulteriore richiesta?

    Sì, i bisogni possono cambiare ed è possibile presentare richieste diverse in momenti diversi.

    Perché le famiglie devono versare 10 euro e il lavoratore riceve solo 8 euro netti all’ora?

    La persona che diventerà datore di lavoro dovrà versare 10€ per ogni ora di lavoro, la persona che invece lavorerà guadagnerà 8€ per ogni ora di lavoro. La differenza di 2€ copre il versamento di contributi pensionistici, assicurazione INAIL e i costi di gestione della piattaforma. In questo modo il lavoro eseguito è regolarmente retribuito, permette di accumulare contributi e offre anche una copertura assicurativa.

    Posso prestare servizio presso diverse famiglie?

    Sì, ma l’importo totale che ti verrà retribuito non deve superare i 5.000 Euro annui. Vale a dire che la somma di tutte le tue prestazioni svolte durante l’anno dovrà rientrare in tale importo.